Le Chiese sono ambienti molto particolari da illuminare: le altezze sono sempre rilevanti, gli impianti elettrici sono difficili da modificare e il risultato finale dev’essere preciso, gradevole e contestualizzato a quella che è la sacrale fruizione di tali spazi.
L’intervento per la nuova illuminazione dell’abside della Chiesa di Trivolzio in provincia di Pavia nasconde molti aspetti tecnici interessanti, frutto di uno studio accurato di varie soluzioni illuminotecniche e di un lavoro minuzioso sui puntamenti finali dei corpi illuminanti.
La volta con le sue decorazioni è illuminata da solamente 3 applique a fascio asimmetrico.
Sebbene le dmensioni siano notevoli, con solo pochi corpi illuminanti è incredibile come l’effetto finale sia totalmente uniforme e morbido, senza luce “aggressiva” o strane luminanze che danneggerebbero il senso di questa illuminazione.
Eccezzion fatta per questa tipologia di luci, tutte le restanti fonti luminose sono dirette, dall’alto.
Un sistema di binari infatti ha permesso l’utilizzo di proiettori con difersi fasci e potenze che creano una luce precisa e perfetta per quelle che erano le esigenze del Parroco che lamentava luce scarsa e abbagliante durante le celebrazioni.
L’Agnello e la Croce sono valorizzati con spot a fascio stretto.
Per fornire diversi piani e dare respiro agli spazi sono inoltre stati valorizzati gli affreschi di fondo. Anche qui, è incredibile osservare come con solamente n.2 proiettori a fascio largo 12W la luce sia perfetta, precisa, gradevole, senza nessun tipo di difetto.