Una delle domande più frequenti che sottoponiamo al cliente è: “che luce, che atmosfera vorresti a casa tua”? La risposta, seppur confusa, talvolte spaventata, ha un sola costante: luce calda, per una casa confortevole, da vivere al meglio.
La casa di San Felice rappresenta uno dei primi progetti illuminotecnici in ambito abitativo; un progetto gratificante ma allo stesso tempo non privo di diffciltà. Il nostro intervento è infatti avvenuto a impianti ultimati e quindi senza la possibilità di modifiche sostanziali. Parola d’ordine: sapersi adattare.
L’abitazione, distribuita su tre piani, ha un elemento di connessione importantissimo e molto suggestivo. Abbiamo voluto valorizzarlo nella prima parte, creando curiosità a un’ospite che entra nella casa, andando a incassare tante linee luce quanti i gradini della scala stessa. Questo processo ha seguito meticolosamente le riseghe della scala, creando un gioco di incassi molto particolare.
Incassi lineari quindi, accompagnati da incassi tondi posti al piano terra e quadrati al piano uno; un cambio di forma armonioso che si sposa bene con la versatilità dello spazio.
Al piano uno, la luce di cortesia quadrata, interrompe il passo dei faretti, posizionandosi al centro e lavorando in accordo con questi, senza sovrapporvisi.
Una luce quindi che si parla, che dialoga, in cui il singolo corpo non sovrasta l’altro. Dal punto di vista estetico, lo stile delle lampade è molto minimal, non vi è nulla di appariscente.
Ci si sente a casa? Assolutamente sì.